Costi sanitari


Il TSB presenta un ottimo rapporto costi/benefici per il sistema sanitario, in quanto permette di migliorare la prestazione fisica del parto ed è in grado di garantire una minore probabilità di rischi patologici per la donna, per il feto e per il neonato. Questo si traduce in termini economici in costi notevolmente ridotti per il servizio sanitario e per le donne stesse.

L’analisi statistica condotta evidenzia che il 92% delle donne del campione TSB ha risolto i dolori di schiena durante le lezioni del corso, specialmente quelli della zona lombosacrale (80,2%), della zona dorsale (34,9%), sciatalgie (22,6%) ed anche le pubalgie (15,1%).

Inoltre l’analisi dimostra come le donne riescano ad allenarsi anche in autonomia al di fuori delle lezioni. Il 99% delle donne è in grado di ripetere gli esercizi a casa, non solo per mantenere il benessere ottenuto durante le ore del corso (il 53,9%) o per rafforzarlo (il 29,6%), ma anche per eliminare i dolori inaspettati (il 30%).
Pertanto non c’è necessità per le donne che hanno frequentato il TSB di ricorrere a farmaci antidolorifici, a particolari body o a fasce di sostegno.

Guardando ai risparmi che il TSB produce sul servizio sanitario durante il parto, è evidente come la diminuzione dei tempi del travaglio riduca i costi dell’utilizzo della sala parto, degli operatori impegnati e dell’attrezzatura medica. Inoltre tempi di travaglio ridotti riducono le probabilità di incorrere in problematiche fetali. Questo fattore, associato ad una evidente diminuzione delle lacerazioni di secondo e terzo grado per le donne, si traduce in un ulteriore risparmio per le strutture sanitarie.

Grazie al TSB, che è in grado di ridurre sensibilmente il dolore percepito dalle donne in sala parto, si annulla il ricorso a qualsiasi tipo di partoanalgesia, risparmiando soprattutto sul materiale e sui farmaci usati.

Come dimostrato dall’analisi statistica, le donne che hanno frequentato il TSB program e utilizzato il TSB method hanno dimostrato una maggiore capacità di incorrere in un rivolgimento spontaneo del feto podalico e di conseguenza, hanno evitato dei parti cesarei.

Inoltre la minore incidenza della ‘sproporzione fetopelvica’, risolvibile con un’apertura adeguata e naturale del bacino, riduce ulteriormente la possibilità di effettuare dei parti cesarei che gravano sul bilancio sanitario.

La tabella sintetizza i risparmi sul sistema sanitario grazie all’utilizzo del MET e alla conseguente applicazione delle posizioni del MMP da parte delle donne durante il parto.